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Le letterine che brillavano nel cielo

C’era una volta, in una piccola cittĆ  addormentata sotto un manto di neve, un vecchio ufficio postale dal tetto rosso. Era un luogo speciale, perchĆ© ogni dicembre diventava il centro segreto della magia: da lƬ partivano tutte le letterine dirette a Babbo Natale. Ogni sera, quando la luna saliva alta e le luci delle case tremolavano come piccole stelle, il postino Arturo chiudeva l’ufficio e si fermava un attimo davanti al grande sacco pieno di buste colorate. Amava leggere, di nascosto, qualche letterina. Non per curiositĆ , ma perchĆ© quelle parole lo facevano sognare di nuovo come un bambino.

Un giorno, mentre il vento sussurrava tra i comignoli e il profumo di biscotti usciva dalle finestre, Arturo trovò una busta senza francobollo, scritta con una calligrafia incerta. Sopra c’era solo una parola: ā€œSperanza.ā€

La aprƬ con delicatezza, e dentro c’era un foglio piegato con cura:

ā€œCaro Babbo Natale,
non voglio giocattoli quest’anno.
Vorrei che la mia mamma e il mio papĆ  smettessero di litigare.
E che il nonno tornasse a casa per Natale.
Se puoi, porta un po’ di amore nella nostra famiglia.
— Anna, 7 anni.ā€

Il cuore di Arturo si strinse. Quella lettera non chiedeva doni, ma qualcosa che non si poteva impacchettare: la pace.
CosƬ decise di fare una cosa che nessun postino aveva mai fatto: aprƬ il vecchio baule dell’ufficio, dove teneva le lettere più speciali, e ne tirò fuori decine e decine. Erano tutte come quella di Anna: parole semplici, ma piene di desideri sinceri — non bambole o trenini, ma abbracci, sorrisi, un po’ di luce per chi era solo.

Arturo prese tutte le letterine e, quella notte, le mise in un grande sacco d’oro. Poi salƬ sulla collina, dove la neve brillava come zucchero, e le lanciò nel cielo.
Le buste si aprirono come petali, e da ognuna uscƬ una piccola scintilla. In pochi istanti il cielo si riempƬ di luci danzanti — non erano stelle, ma i sogni dei bambini che cercavano amore e speranza.

Babbo Natale, dal suo villaggio, vide quel bagliore e sorrise.
«Ecco la vera magia del Natale,» disse alle renne. «Non nei regali, ma nei cuori che credono ancora.»

Da quella notte, ogni vigilia, nel cielo si possono vedere le Luci della Speranza, piccole stelle che non si spengono mai.
E si dice che ogni volta che un bambino scrive una lettera piena d’amore, una di quelle stelle brilli un po’ di più.

⭐ Morale:
Il Natale non è solo attesa di doni, ma attesa di amore. Le parole più semplici e sincere, scritte col cuore, possono illuminare anche il cielo più buio.