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L’elfo anziano che ritrovò la magia

Nel Villaggio di Babbo Natale, tra mille luci colorate e il profumo di cioccolato caldo, viveva un elfo molto speciale: Elderino, il più anziano elfo di tutta la squadra del Polo Nord.
Aveva lavorato con Babbo Natale per centinaia di Natali, aiutandolo a leggere milioni di letterine scritte da bambini pieni di sogni e speranze. Ma quell’anno… qualcosa era diverso.

Elderino si sedeva alla sua grande scrivania di legno, stringeva gli occhi e avvicinava le letterine al viso… ma le lettere si confondevano, diventavano sfocate come fiocchi di neve al vento.
Le parole gli sfuggivano, le righe danzavano… e lui si preoccupava sempre di più. «Se non riesco a leggere tutte le letterine in tempo… Babbo Natale non saprà cosa desiderano i bambini!» pensava con il cuore pesante.

Una sera, mentre gli altri elfi ridevano e preparavano nastri scintillanti, lui restava indietro, triste e silenzioso.
Babbo Natale lo notò e si sedette accanto a lui, posandogli una mano sulla spalla.

«Cosa c’è che non va, vecchio amico?» chiese con la sua voce calda come una coperta.

Elderino abbassò lo sguardo.
«Ho paura, Babbo Natale… Non riesco più a vedere bene come una volta. E se sbaglio? E se non riuscirò a finire il mio lavoro? I bambini potrebbero restare delusi per colpa mia.»

Babbo Natale sorrise dolcemente.
«Elderino, tu non sei solo. Il Natale vive nella collaborazione. E quando uno di noi ha bisogno di aiuto, gli altri lo circondano d’amore.»

Il piano degli elfi

Il giorno seguente, Babbo Natale convocò tutti gli elfi nella grande Sala delle Stelle.
Le renne sbirciavano curiose da una finestra.

«Elfi del Natale!» disse Babbo Natale solennemente. «Il nostro amico Elderino ha bisogno di voi!»

Gli elfi si guardarono attorno, preoccupati.
«Cosa possiamo fare?» chiese l’elfa Lilla.

«Diventeremo tutti lettori di letterine!» disse Babbo Natale. «Ogni elfo leggerà e riassumerà i desideri dei bambini, così Elderino potrà controllare con calma e precisione.»

Gli elfi applaudirono entusiasti.
Mai, in tanti anni, avevano collaborato tutti insieme a quel compito così importante!

Elderino li guardava con gli occhi lucidi di emozione.
«Ma… e se faccio ancora fatica a leggere?» mormorò.

Babbo Natale sorrise, estrasse un piccolo pacco dorato e glielo porse.
«Ogni grande lavoratore merita il suo miracolo.»

Quando Elderino lo aprì, trovò un paio di occhiali magici scintillanti.
Appena li indossò… tutto tornò chiaro!
Le parole danzavano nitide sulla carta, le righe erano dritte come bastoncini di zucchero.

Gli elfi esplosero in un applauso. Elderino, emozionato, sentì il cuore scaldarsi come mai prima.

Una Vigilia di successi

Grazie al lavoro di squadra e agli occhiali incantati, tutte le letterine vennero lette, ordinate e controllate.
Babbo Natale partì nella notte, e le stelle sembravano brillare solo per festeggiare Elderino.

Quando i regali furono consegnati e la slitta tornò al Polo Nord, Babbo Natale abbracciò il suo anziano amico.

«Tu sei e sarai sempre uno dei pilastri del Natale. La tua esperienza è un dono prezioso per tutti noi.»

Elderino si commosse.
Aveva temuto di non essere più utile… ma aveva scoperto che il Natale non si basa sulla perfezione, ma sull’unione dei cuori.

Morale: la vera forza non sta nel fare tutto da soli, ma nel chiedere aiuto quando serve e nell’accettare che ogni età porta un dono: la saggezza, l’esperienza e l’amore che non smette mai di servire gli altri. 🎄✨